Sportelli

Sportello di ascolto e consulenza psicologica perinatale

La psicologia perinatale si occupa di sostenere la relazione genitoriale madre-padre-figlio favorendo la salute dei singoli e la valorizzazione delle relazioni della triade.
La salute mentale perinatale fa riferimento al periodo che va dalla gravidanza a un anno dopo il parto. I cambiamenti fisiologici ed emotivi della gravidanza, del parto e della cura di un neonato possono rendere il periodo perinatale un momento di vulnerabilità per madri e padri.
La salute psichica materna e paterna nel periodo perinatale si rivela sempre più chiaramente essere un favore decisivo per un sano sviluppo affettivo e cognitivo infantile e per il benessere dell’intera famiglia.

  • Psicologia Perinatale: protocollo per la promozione della salute e la prevenzione di disagi
  • L’intervento psicologico nel lutto perinatale
  • Depressione post partum

 

RESPONSABILE
Dott. Ernesto Mangiapane

Collaboratrice
Dott.ssa Maria Severino

Ambiti di intervento

Alcuni comportamenti infantili appaiono molto aggressivi come graffiare, mordere o tirare i capelli e spesso suscitano apprensione nei genitori. Mamme o papà preoccupati, in genere, mi chiedono “Perché si comporta così?”, “Cosa posso fare?”, “Noi non siamo aggressivi con lui, eppure lui grida, perde le staffe e lancia le cose … perché ha queste  reazioni così forti?” perché occuparsi della rabbia dei bambini? cosa ci serve sapere di quel che succede nel corpo del bambino arrabbiato? quali funzioni svolge la rabbia in un percorso di sviluppo fisiologico? Come prendersi cura delle loro emozioni? Come aiutarli nel prendersi cura dei loro bambini.

La rabbia infantile:

  • strumenti e strategie per il lavoro psicologico con i bambini e i loro genitori
  • Fornire conoscenze di base rispetto ai meccanismi di attivazione ed espressione della rabbia e proporre un inquadramento generale del fenomeno;
  • Fornire strumenti di lavoro utilizzabili nel lavoro psicologico con i bambini rispetto al tema “rabbia”;
  • Fornire alcune strategie utili al lavoro con i genitori.

 

Corsi di formazione

Pre-corsi di formazione per genitori

I Per-Corsi di formazione per i genitori vogliono fornire uno stimolo per riflettere su loro stessi e sulle modalità che hanno di interagire con i figli, al fine di aiutare i figli nel regolare la rabbia e di regolare gli affetti. La formazione teorica- pratica si baserà come cornice metodologica sulle neuroscienze. I per corsi-di formazione avranno una durata 16 ore. Un corso molto pratico che permetta al genitore di aiutare il bambino nella gestione della rabbia e nel regolare le emozioni. Il corso è rivolto ad un 15 genitori/insegnati.
Si fa riferimento al metodo di Siegel psichiatra di fama internazionale basato su 12 strategie rivoluzionarie per favorire lo sviluppo mentale del bambino. Si utilizzeranno un ampia gamba di fumetti, esercizi, schede e attività pratiche, che sulla scorta delle più recenti scoperte sullo sviluppo cerebrale, sono finalizzati a fornire un aiuto concreto ai genitori. Il corso non intende dettare regole né indurre sensi di colpa: l’obiettivo è indicare gli strumenti efficaci per superare i molti momenti difficili che si possono incontrare ogni giorno con i bambini.

RESPONSABILE
Dott. Ernesto Mangiapane

Collaboratrice
Dott.ssa Maria Severino

Lo psicologo consulente sul sonno dei bambini

Negli ultimi anni il sonno dei bambini è divenuto un ambito di intervento importante da parte degli psicologi.
Sono sempre più numerosi i genitori che cercano risposte e soluzioni per risvegli notturni frequenti o difficoltà ad addormentarsi la sera.
I problemi di sonno sono i più evidenti e “disturbanti” fra quelli che possono emergere nella gestione dei primi anni di vita dei figli e sono in parte legati al contesto storico-culturale in cui viviamo, caratterizzato da un diffuso isolamento delle neo-famiglie e dalla carenza di riferimenti stabili. Spesso i neo-genitori si trovano ad affrontare da soli o comunque senza un adeguato supporto i primi tempi dopo la nascita e la complessa gestione del rientro al lavoro di entrambi i genitori e della mamma in particolare.
In questa situazione, la deprivazione di sonno notturno può mettere a dura prova la salute psicofisica dei neogenitori e condizionarne il rapporto di coppia: non a caso spesso le crisi di coppia hanno origine proprio in questo periodo.

Nello specifico, ci si occupa di:

  • distinguere un problema di sonno da una regressione temporanea;
  • individuare le principali cause che contribuiscono a determinarlo;
  • proporre alle famiglie un intervento psicoeducativo efficace per affrontare il problema;
  • promuovere un servizio di consulenza specializzato sul sonno nel proprio territorio.

 

RESPONSABILE
Dott. Ernesto Mangiapane

Collaboratrice
Dott.ssa Maria Severino

Sportello screening prescolare

Tra i 3 e i 5 anni lo sviluppo è intenso e prepara il bambino ad affrontare le richieste scolastiche ed extra-scolastiche dell’immediato futuro: maturano i cosiddetti prerequisiti per la scolarizzazione.

Ma quali sono i prerequisiti fondamentali?
I prerequisiti scolastici sono una serie di competenze trasversali innate, che vanno da abilità cognitive più “generali” come attenzione, autoregolazione, memoria, ad abilità più specifiche che andranno ad interessare in modo diretto l’acquisizione della letto-scrittura, come la competenza linguistica e metafonologica o le competenze visuo-percettive e grafo motorie.

C’è molta variabilità nei bambini dai 3 ai 5 anni rispetto allo sviluppo queste abilità: alcuni bambini acquisiscono alcune competenze prima e altre dopo, oppure in alcune aree il bambino può risultare particolarmente abile e in altre mostrare più fatica. Durante l’ultimo anno di scuola dell’infanzia, però, queste competenze vanno generalmente ad uniformarsi ed è necessario che vi siano alcuni requisiti minimi per garantire un buon adattamento al contesto scolastico. Il semestre precedente all’ingresso a scuola è considerato come il periodo adatto per valutare i prerequisiti scolastici e, laddove necessario, intervenire prima dell’inizio della scuola.

Cosa osservare
Tenuto conto della variabilità individuale, ma anche delle competenze attese per l’età, è importante verificare che un bambino di 5 anni sia in grado di:

  • comprendere il linguaggio ed esprimersi correttamente;
  • impugnare la matita prevalentemente con la stessa mano e muovendo fluidamente le dita;
  • svolgere compiti che richiedono manualità fine e l’uso integrato delle due mani (ritagliare, disegnare, incollare);
  • stare concentrati sullo stesso compito a tavolino per un periodo di tempo sufficiente a portarlo a termine;
  • regolare il proprio comportamento e l’espressione delle proprie emozioni in funzione del contesto;
  • separarsi serenamente dai genitori;
  • stabilire relazioni positive con i pari.

 

In caso di dubbi
Se il tuo bambino manifesta una o più difficoltà nelle aree sopra citate o se hai dubbi o motivi di preoccupazione rispetto al suo sviluppo puoi chiedere un parere al pediatra di famiglia, alle insegnanti oppure rivolgerti direttamente allo sportello screening prescolare dove potrai avere un confronto con una professionista dell’età evolutiva.

Sportello Screening Prescolare
L’obiettivo dello screening è quello di aiutare i genitori a riconoscere precocemente eventuali difficoltà nel proprio bambino in vista dell’ingresso alla scuola primaria.

I genitori interessati saranno invitati a compilare un questionario di osservazione del bambino e successivamente verrà proposto un colloquio gratuito con una professionista del Centro che, sulla base delle informazioni raccolte, deciderà insieme ai genitori se è opportuno effettuare una valutazione, proporre un percorso di potenziamento o un monitoraggio periodico della situazione.

RESPONSABILE
Dott. Ernesto Mangiapane

Collaboratrice
Dott.ssa Maria Severino

LOGOPEDISTA